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SI SCRIVE TESSILE, SI LEGGE INNOVAZIONE

Venerdì 29 settembre, in occasione della Notte Europea dei Ricercatori, evento che dal 2005 cerca di diffondere la cultura scientifica tramite incontri tra ricercatori e cittadini, abbiamo partecipato a uno degli appuntamenti ospitati dalla LIUC Università Carlo Cattaneo.

“Si scrive tessile, si legge innovazione” era il titolo dell’incontro, volto a discutere alcuni temi analizzati nel libro Innovazione e sostenibilità nell’industria tessile di Aurora Magni e Carlo Noè, approfonditi dai commenti di alcuni imprenditori del settore.

Tra i focus dell’evento non poteva mancare l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, ormai non più vista come una moda del momento: è il nuovo modo di fare business. Molte le conferme degli ospiti presenti su questa tematica.

Un esempio è il progetto di sostenibilità tecnologica promosso da ACIMIT (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinario per l'Industria Tessile) che vuole ridurre i costi e l’impatto ambientale. Un’altra testimonianza è quella di Alfredo Grassi spa che da anni investe nello sviluppo sostenibile e parla di una start up che vuole vendere prodotti realizzati usando gli scarti del settore tessile: vero e proprio zoom sul recycle e sull’economia circolare.

Tra gli argomenti affrontati è emersa ovviamente la necessità di migliorare prodotti e processi produttivi in ottica di industria 4.0. Bisogna cambiare, non solo all’interno delle singole aziende, ma in ogni fase dell’intera filiera. Bisogna coniugare la tradizione di un settore maturo con i nuovi paradigmi digitali. E-commerce, realtà virtuale, Internet of things, forse non tutto fa al caso nostro, ma bisogna iniziare a lavorarci.

Tutto ciò senza dimenticare le opportunità offerte dai big data per l’analisi dei clienti in tempo reale.

Se vogliamo davvero esaltare l’artigianalità dei nostri prodotti e customizzarli, se vogliamo essere aziende customer-centric ed essere pronte e rapide nel rispondere a qualsiasi esigenza dei nostri clienti, dobbiamo riuscire a sfruttare tutte le informazioni che derivano dal mondo digitale. I big data sono una risorsa preziosa che ci permette di scoprire e anche anticipare i bisogni dei clienti.

Tra gli ostacoli al raggiungimento di questi obiettivi è stata riscontrata l’incapacità di fare rete sul mercato: le piccole imprese non sempre possono permettersi investimenti importanti e quindi occorre puntare sull’aggregazione e la condivisione di esperienze. Inoltre bisogna mirare all’inserimento dei giovani nelle aziende, per riuscire a portare nuove competenze e punti di vista innovativi.

Noi di Tintoria Viola siamo aperti a tutti questi temi, lavoriamo da sempre per garantire la qualità delle nostre lavorazioni, crediamo nella sostenibilità, investiamo in macchinari in grado di ridurre l’uso di acqua, coloranti ed energia.

Nel nostro piccolo ci stiamo muovendo anche verso le tendenze digitali del mercato e siamo pronti ad ascoltare le vostre esigenze. Contattateci per confrontarvi con noi!

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